SAN FELE NEL MONDO | I MINATORI DEL BELGIO

Sono iniziate le attività di analisi del fenomeno dell'emigrazione nel Comune di San Fele (Pz), il raccordo operativo con Donatella Pascale, Assessore alle Attività Produttive e Risorse Umane del Comune di San Fele (Pz), ha consentito di avviare l'elaborazione dei dati degli iscritti all'Anagrafe Italiana dei Residenti all'Estero.

La disponibilità di Leo Cristiano, figlio di Pietro Cristiano, il personaggio del Comune di San Fele, censito dal Centro dei Lucani nel Mondo "Nico Calice" e presente nel Museo dell'Emigrazione Lucana, ha consentito di iniziare lo sviluppo.

Stiamo elaborando l'albero genealogico di Pietro Cristiano.

Molto interessante il film “MINEURS”, un momento per riflettere con il regista Fulvio Wetzl e l’attrice Valeria Vaiano, ispirato alla vita di quattro bambini nella vita di tutti i giorni in Lucania nel 1961, quello di San Fele è Pietro Cristiano, in una sorta di paese ideale nato scenograficamente unendo insieme strade, piazze, scorci, chiese, monumenti degli undici comuni coinvolti nel progetto. 

E cosi i nostri quattro si aggirano, giocano, vanno a scuola passando disinvolti dalla strada principale di Rapolla, alla fontana Cavallina di Genzano, dalla scalinata della parrocchiale di San Fele, all’interno del santuario di Pierno, dai vicoli di Oppido, Ruoti, Cancellara alle botteghe di Acerenza, dalla scuola di Rionero al lavatoio di Atella, dallo studio professionale di un medico di Bella a una casa contadina di Satriano, fino al ponte di Annibale di Muro Lucano.

E in questi loro percorsi usano come mezzo di trasporto quello più rapido e magico che solo il cinema permette, lo stacco o la dissolvenza.


Per leggere la storia di Pietro Cristiano, considerato dalla stampa belga, l'ultimo dei Socialisti, un sindacalista che ha fatto tante attività per aiutare gli Italiani in Belgio ed anche per i Belgi, un punto di riferimento per gli italiani che volevano lavorare, bisogna conoscerla, fino a 27 anni rimane in Italia, dove si impegna in molti mestieri, compreso il calzolaio e il forestale.

Della fame e senza lavoro a San Fele accetta il contratto come minatore in Belgio, dove arriva a dicembre nel 1951. Lavora alle miniere per 25 anni e un mese, e diviene pensionato nel 1976.

Delegato sindacale, addetto alla sicurezza, corrispondente dell'INCA-CGIL, membro del COMITES, fu una persona di grande generosità, un vero punto di riferimento per tutti gli italiani e i lucani in Belgio, dove ha ospitato una decina (10) di famiglie amici, fratelli, cugini e paesani perfino di altri paesi, fino al momento in cui trovavano una sistemazione autonoma. Il 27 Dicembre 1995 ha avuto il titolo di Cavaliere della Repubblica Italiana.

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