La Grande Guerra - testimonianze

La Mostra Foto-documentale "Memoria, Storia ed orrori del conflitto" a cura di Donato Di Stasi, sarà inaugurata Sabato 11 agosto 2018 alle ore 11.30 a Barile (Pz), nella sede della Pro Loco in Piazza C.A. Dalla Chiesa e sarà visitabile fino al 30 settembre 2018.

Una curiosità dal web:
MEGLIO VIVERE UN GIORNO DA LEONI, CHE 100 ANNI DA PECORA”!
Pochissimi in Italia, sanno che la frase non era di Mussolini, che comunque la fece sua, ma da un bersagliere della Grande Guerra: Ignazio Pisciotta, militare e scultore, nato a Matera nel 1883 e morto a Sanremo nel 1977, generale dei Bersaglieri.

Al tempo della Grande Guerra Pisciotta era un capitano, un ufficiale già mutilato di guerra nonché valoroso combattente, perché benché ferito nel 1911, riuscì a farsi arruolare nuovamente come ufficiale di collegamento, nonostante avesse una mano di meno, la destra.

Questo non gli impedì però di vergare con la sinistra sui muri sbrecciati dai combattimenti, le celebri massime che ispirarono Mussolini e il fascismo per tutti gli anni a venire; sua infatti è la frase “Meglio vivere un giorno da leone che cent’anni da pecora”, ancora oggi utilizzata ed entrata nell’immaginario collettivo degli italiani, e non solo degli italiani, a quanto pare, così come l’altra frase “Tutti eroi, o il Piave o tutti accoppati”, che tanto incitamento e impulso dette alle nostre truppe per passare quel fiume e vincere la guerra.

Dopo la Seconda Battaglia del Piave fu decorato sul campo dal re in persona con una seconda Medaglia d’argento al Valor militare per il suo eroismo. Fu in questo periodo che ideò e scrisse sui muri dei teatri di guerra le famose incitazioni patriottiche “Tutti eroi! O il Piave o tutti accoppati!”, e la più celebre “Meglio vivere un giorno da leone che cent’anni da pecora”, che colpirono Mussolini e che fu rilanciata con grande fortuna durante tutto il ventennio fascista, finendo anche sui libri di testo.

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