ROSITA MELO | RIONERO IN VULTURE

Il personaggio del Museo dell'Emigrazione Lucana di Rionero in Vulture si chiama Rosita Melo.

Nasce a Montevideo, Uruguay, il 9 luglio del 1897. E’ figlia di due emigranti italiani: Michele Mele e Rosa Luciano. Il suo vero nome è Rosa Clotilde Mele.

Nel 1899, i Mele emigrano ancora, spostandosi da Montevideo, che presenta poche prospettive, a Buenos Aires, una metropoli in piena espansione.

Grazie a un certo benessere della famiglia i Mele si stabiliscono nel quartiere residenziale di Flores. Rosita presto mostra di essere straordinariamente portata per la musica e già a quattro anni d’età riesce a suonare il piano.

Nel tempo, pur non tralasciando gli studi, continua ad applicarsi alla musica e, a soli quattordici anni, compone il suo primo vals (un tipo di tango che si ispira ai tempi del valzer viennese): “Desde el alma” (“Dall’anima”). Senza saperlo, aveva composto quella che sarebbe stata la sua opera principale e che segnerà tutta la sua vita.

Il 23 Febbraio del 1922, sposa il poeta e scrittore Víctor B. Piuma Velez, un impiegato ministeriale ma con l’animo di artista. Rosita nel frattempo si diploma come insegnante di pianoforte e debutta come concertista, benché la sua vera passione resti la composizione musicale.

I coniugi Piuma hanno tre figli: il primo muore neonato, ma le due figlie Hebe Lia e Emilce Susana crescono e obbligano la madre a occuparsi della famiglia, senza tralasciare la composizione.

La notorietà internazionale arriva nel 1948, quando “Desde el alma” viene inserito in un film di grande popolarità, “Pobre mi madre querida” con Emma Gramatica. Se questo è stato il suo brano più conosciuto, Rosita Melo compone tutta la vita, ma molte delle sue opere restano poco note, come oscurate da una delle “icone” del tango.

Victor e Rosa si spengono nell’ora più triste della storia dell’Argentina. Dopo una breve parentesi nel 1973-74, Juan Domingo Perón viene cacciato definitivamente e i militari prendono il potere iniziando una brutale dittatura che colpisce in particolare gli intellettuali. In quello stesso anno, il 28 giugno, muore Victor.

Rosita Melo passerà gli anni della sua vecchiaia nel barrio di Flóres, spegnendosi all’età di 84 anni il 12 agosto 1981.

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